La candida è un’infezione fungina alla cui origine vi sono lieviti della famiglia della Candida. Sono ben 20 le specie di funghi che possono causarla anche se la forma più nota e diffusa è la candida albicans. Il tratto intestinale è il luogo maggiormente interessato dalla proliferazione fungina, la quale però può coinvolgere anche membrane, pelle e tutte le zone dove si accumulano sudore e umidità.

Non esiste un solo tipo di candidosi che, a seconda dell’area coinvolta, ha peculiarità specifiche. Abbiamo dunque:

• candidosi invasiva: il fungo penetra nel sangue e può diffondersi in tutto l’organismo;

• candidosi orofaringea: il fungo interessa il cavo orale;

• candidosi vaginale: con una proliferazione fungina nelle parti intime femminili. Il 70% delle donne ha sperimentato e sperimenta talvolta anche con una certa regolarità la candidosi vaginale, che predilige adolescenti e donne in stato interessante, a causa dei cambiamenti ormonali.

Da cosa prende origine la candida?

Perché la candidosi vaginale è più diffusa di quanto si pensi? Una donna che gode di buona salute presenta una vagina dove albergano lieviti (tra cui la candida) e batteri in perfetto equilibrio. In condizioni di sostanziale equilibrio, i Lattobacilli producono acidi che contrastano la proliferazione dei funghi, mentre se i sono alterazioni la candida prolifera. Una delle conseguenza può essere appunto la candidosi, caratterizzata da prurito, dolore, perdite lattiginose, arrossamento e fastidio durante la minzione.

Sono le difese immunitarie basse a fare da motore per la proliferazione batterica, che può essere anche favorita da stress, diabete, farmaci chemioterapici, cortisonici, antibiotici, contraccettivi orali, detergenti troppo aggressivi.

Come curare la candidosi con l'aiuto del medico

Contro la candidosi, impacchi e lavaggi con bicarbonato di sodio possono essere utili soltanto in prima istanza. Per quanto riguarda la terapia vera e proprio, solitamente il ginecologo prescrive ovuli vaginali o creme per uso esterno. Il trattamento dura circa una settimana, salvo rendere necessario il ricorso ad antimicotici ad uso orale nel caso il disturbo non regredisse.

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